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Nasce a Portsmouth in Gran Bretagna, si laurea all’università di Cambridge, consegue un dottorato di biochimica all’università di Parigi e nel 1985 opta per la pittura. Dagli inizi degli anni 80, la figura umana si iscrive con forza al centro delle sue richerche. Figure enigmatiche, emblematiche, corpi in movimento o statici abitano i suoi quadri. Ispirato al lavoro di coreografi americani come Merce Cunningham o Lucinda Childs, la sua ricerca si struttura, negli anni 90 , intorno ad un sistema formale mirato ad allontanare dalla sua opera qualsiasi consideratione emotiva, psicologica o narrativa.Tutto questo si traduce in un frazionamento irreversibile dello spazio pittorico. Le figure si iscrivono ormai nella materia, in un gioco di declinazioni, ogni frammento traendo dagli altri i suoi rilievi e tutti insieme sufficienti a loro stessi, l'universo ricomposto di Nicholas Stedman si offre allora al pubblico come una storia da ricostruire della quale il senso e l’ordine sfuggono per sempre.